LOGO

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Il nostro LOGO

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Cos’é un logo


Volendo sintetizzare, il logo è una rappresentazione grafica, che individua, caratterizza e distingue una identitá (aziendale, professionale, commerciale, ecc…) dalle altre e che porta al suo immediato riconoscimento. Si compone generalmente (ma non necessariamente) di due parti: il “logotipo” (che è la parte “testuale”, quella che si può leggere) e di un “pittogramma” (il “segno” grafico distintivo vero e proprio) a cui possono essere aggiunti pittogrammi, diagrammi o pay-off.

Come nasce un nostro logo


Ciò che porta alla realizzazione di un nostro logo è un vero e proprio un “processo”, suddiviso in fasi, caratterizzato da alcuni aspetti
“oggettivi” (regole di composizione, di geometria, cromatiche, di requisiti del committente, ecc…) ma anche da una componente inevitabilmente “soggettiva” che comprende il modo di essere, il modo di approcciarsi al lavoro, il modo di intendere ed interpretare la desiderata del committente e altro ancora. Ne consegue che se si chiedesse di realizzare un logo a più persone, pur attenendosi tutti alle stesse indicazioni i prodotti finali sarebbero probabilmente molto diversi, seppur ciascuno rappresentativo della stessa realtá. Partendo quindi dalla nostra formazione permeata dallʼesperienza lavorativa (ma anche da quella di vita), abbiamo sviluppato un personalissimo “processo grafico”, basato su tre “concetti cardine” cui facciamo riferimento, che sono quelli di IDEA, SOSTANZA e FORMA nella loro accezione filosofica classica.

IDEA = termine usato sin dagli albori della filosofia, indicante in origine un’essenza primordiale e sostanziale, ma che oggi ha assunto nel linguaggio comune un significato più ristretto, riferibile in genere ad una rappresentazione o un “disegno” della mente

SOSTANZA = In filosofia si intende ciò che è nascosto all’interno della cosa sensibile come suo fondamento ontologico. La sostanza è quindi ciò che di un ente non muta mai, ciò che propriamente e primariamente è inteso come elemento ineliminabile, costitutivo di ogni cosa per cui lo si distingue da ciò che è accessorio e contingente

FORMA = Aristotele nel I libro della Metafisica attribuisce a Platone, il primato nell’aver posto il problema della forma parlando di idea e specie, sia intendendola come essenza e causa delle cose materiali sia come ciò che rende intelligibili le cose nel senso che è la presenza dell’idea nella cosa stessa, copia imperfetta dell’essenza ideale, che rende possibile all’intelletto dell’uomo capire che cosa essa sia

Questi tre concetti rappresentano anche la successione cronologica delle fasi stesse del processo grafico:

– la prima fase (quella delle IDEE) prevede lʼintervista al committente, il cosiddetto “brain storming”, il buttare giù le intuizioni, la ricerca degli spunti e delle caratterizzazioni

– la seconda (SOSTANZA) riguarda la decisione di ciò che esattamente si vuole rappresentare, i concetti ed i valori che saranno dietro i segni grafici, i messaggi che si vogliono rappresentare. In poche parole il significato del logo, la sua unicitá

– nella terza ed ultima fase (la FORMA) attraverso lo studio e la scrematura degli spunti, passando per una serie spesso lunga di tentativi (bozze), amalgamando idee, geometrie, regole e significati, si arriva allʼunificazione del tutto nella veste grafica scelta

In tutte queste fasi persiste il costante conflitto tra la componente soggettiva (nostra e del committente) e quella oggettiva (requisiti e regole) ed è solo trovando lʼequilibrio tra le due che si può arrivare ad un risultato soddisfacente. E lʼutilizzo del termine “soddisfacente” non è casuale, perché il fatto che sia soddisfacente in un dato momento, non vuol dire che lo sia per sempre; in virtù del concetto di continuo mutamento di ogni cosa (presente specialmente nella cultura orientale), il logo nel tempo può essere modificato (in tutto o parzialmente) per esigenze di carattere comunicativo o sostanziale, esattamente come è avvenuto anche per il nostro di logo. Ma tutto non deve creare turbamento, in quanto è giá insito nel concetto stesso di FORMA, che come copia imperfetta di ciò che rappresenta, è soggetta ad essere modifiche.

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Cos’é un logo


Volendo sintetizzare, il logo è una rappresentazione grafica, che individua, caratterizza e distingue una identitá (aziendale, professionale, commerciale, ecc…) dalle altre e che porta al suo immediato riconoscimento. Si compone generalmente (ma non necessariamente) di due parti: il “logotipo” (che è la parte “testuale”, quella che si può leggere) e di un “pittogramma” (il “segno” grafico distintivo vero e proprio) a cui possono essere aggiunti pittogrammi, diagrammi o pay-off.

Come nasce un nostro logo


Ciò che porta alla realizzazione di un nostro logo è un vero e proprio un “processo”, suddiviso in fasi, caratterizzato da alcuni aspetti
“oggettivi” (regole di composizione, di geometria, cromatiche, di requisiti del committente, ecc…) ma anche da una componente inevitabilmente “soggettiva” che comprende il modo di essere, il modo di approcciarsi al lavoro, il modo di intendere ed interpretare la desiderata del committente e altro ancora. Ne consegue che se si chiedesse di realizzare un logo a più persone, pur attenendosi tutti alle stesse indicazioni i prodotti finali sarebbero probabilmente molto diversi, seppur ciascuno rappresentativo della stessa realtá. Partendo quindi dalla nostra formazione permeata dallʼesperienza lavorativa (ma anche da quella di vita), abbiamo sviluppato un personalissimo “processo grafico”, basato su tre “concetti cardine” cui facciamo riferimento, che sono quelli di IDEA, SOSTANZA e FORMA nella loro accezione filosofica classica.

IDEA = termine usato sin dagli albori della filosofia, indicante in origine un’essenza primordiale e sostanziale, ma che oggi ha assunto nel linguaggio comune un significato più ristretto, riferibile in genere ad una rappresentazione o un “disegno” della mente

SOSTANZA = In filosofia si intende ciò che è nascosto all’interno della cosa sensibile come suo fondamento ontologico. La sostanza è quindi ciò che di un ente non muta mai, ciò che propriamente e primariamente è inteso come elemento ineliminabile, costitutivo di ogni cosa per cui lo si distingue da ciò che è accessorio e contingente

FORMA = Aristotele nel I libro della Metafisica attribuisce a Platone, il primato nell’aver posto il problema della forma parlando di idea e specie, sia intendendola come essenza e causa delle cose materiali sia come ciò che rende intelligibili le cose nel senso che è la presenza dell’idea nella cosa stessa, copia imperfetta dell’essenza ideale, che rende possibile all’intelletto dell’uomo capire che cosa essa sia

Questi tre concetti rappresentano anche la successione cronologica delle fasi stesse del processo grafico:

– la prima fase (quella delle IDEE) prevede lʼintervista al committente, il cosiddetto “brain storming”, il buttare giù le intuizioni, la ricerca degli spunti e delle caratterizzazioni

– la seconda (SOSTANZA) riguarda la decisione di ciò che esattamente si vuole rappresentare, i concetti ed i valori che saranno dietro i segni grafici, i messaggi che si vogliono rappresentare. In poche parole il significato del logo, la sua unicitá

– nella terza ed ultima fase (la FORMA) attraverso lo studio e la scrematura degli spunti, passando per una serie spesso lunga di tentativi (bozze), amalgamando idee, geometrie, regole e significati, si arriva allʼunificazione del tutto nella veste grafica scelta

In tutte queste fasi persiste il costante conflitto tra la componente soggettiva (nostra e del committente) e quella oggettiva (requisiti e regole) ed è solo trovando lʼequilibrio tra le due che si può arrivare ad un risultato soddisfacente. E lʼutilizzo del termine “soddisfacente” non è casuale, perché il fatto che sia soddisfacente in un dato momento, non vuol dire che lo sia per sempre; in virtù del concetto di continuo mutamento di ogni cosa (presente specialmente nella cultura orientale), il logo nel tempo può essere modificato (in tutto o parzialmente) per esigenze di carattere comunicativo o sostanziale, esattamente come è avvenuto anche per il nostro di logo. Ma tutto non deve creare turbamento, in quanto è giá insito nel concetto stesso di FORMA, che come copia imperfetta di ciò che rappresenta, è soggetta ad essere modifiche.

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